venerdì 2 agosto 2013

Segreti musicali del passato


Si può copiare la chimica degli Stradivari?
I violini Stradivari sono unici anche nelle decorazioni: uno studio di Marco Malagodi, ricercatore del Dipartimento di chimica dell'Università di Pavia specializzato nelle tecniche di diagnosi sui beni culturali, pubblicato su Journal of Applied Physics, svela i segreti dei materiali adoperati dal maestro cremonese vissuto tra il Sei e il Settecento per i suoi immortali strumenti. Usando tecniche non invasive (fluorescenza a raggi X, spettroscopia ottica) i ricercatori hanno analizzato gli aspetti decorativi di uno Stradivari scoprendo, per esempio, che le strisce nere degli intarsi furono realizzate usando un inchiostro ferrogallico che all'epoca veniva usato per scrivere. "La parte centrale" dice Malagodi "è invece composta da ebano macinato unito a una colla animale, probabilmente di coniglio, mentre le parti bianche sono in avorio. Ora vorremmo riscostruire un violino con lo stesso legno e le stesse vernici degli Stradivari, e studiare l'influenza di trattamenti e decorazioni sull'acustica. Il 14 settembre a Cremona sarà inaugurato il Museo del Violino e lì, in collaborazione con il Politecnico di Milano, proseguiremo gli studi".
(Fabio Dalmasso)
Tratto da Il Venerdì, 2 agosto 2013

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